IL DISCERNIMENTO DELLA VOCAZIONE NELLA LIBERTA’ E SERIETA’
La serietà del discernimento è garanzia della qualità della vocazione e del futuro della fraternità, questo l’argomento chiave del primo dei tre anni di Scuola di Formazione Regionale.
Tre saranno gli anni di formazione e tre saranno i week-end formativi per ogni anno, durante i quali docenti altamente qualificati nella Teologia biblica e francescana e nel campo delle Scienze umane-pedagogiche, insieme a fratelli e sorelle dell’Ofs con significativa esperienza nel campo della formazione si occuperanno di istruire e guidare i formatori e i futuri formatori dell’Ofs.
Quindi obiettivo della Scuola è formare fratelli e sorelle che potranno svolgere a loro volta un servizio formativo all’interno della fraternità avendo chiaro il profondo significato del concetto di discernimento, a tal punto da poter aiutare e sostenere i fratelli che diverranno futuri Francescani Secolari.
Organizzare un percorso formativo che sia veramente francescano secolare è importantissimo al fine di avere fraternità colme di professi che credono fermamente nel cammino intrapreso, che è un cammino di crescita globale della persona e punta al raggiungimento di una maturità umana, cristiana e francescana nell’ascolto della chiamata di Dio.
Bisogna innanzitutto essere consapevoli che appartenere all’Ofs non significa essere i tesserati di un’associazione religiosa, ma i protagonisti di una scelta di vita perenne che non può venir meno al sopraggiungere della prima tempesta. Essere Francescano Secolare significa scegliere una vocazione specifica nella Chiesa.
Ma che cos’è il discernimento? Adoperando la definizione data da Nouwen possiamo dire che ” Il discernimento consiste nell’ascoltare o nel rispondere a quel luogo dentro di noi in cui i nostri desideri si allineano con quelli di Dio”.
Discernere significa scegliere, ma scegliere separando dalla nostra scelta ciò che impedisce di giungere a una decisione chiara, consapevole e definitiva sulla specificità della chiamata del Signore.
La Regola 23 spiega chiaramente come l’inserimento dell’aspirante francescano nella fraternità Ofs si realizzi mediante un tempo di iniziazione, un tempo di formazione di almeno un anno e la Professione della Regola.
Il tempo di iniziazione è una fase preparatoria al tempo di formazione nel quale si realizza il discernimento vocazionale. Questo periodo serve a garantire la libertà e la serietà dell’ingresso nell’Ofs, ma consente anche la reciproca conoscenza tra Fraternità e aspiranti Francescani.
Alla fine di questa prima fase se si è fatto attento discernimento e verificato che l’aspirante abbia ricevuto i Sacramenti dell’iniziazione cristiana è possibile per lui essere ammesso in Fraternità ed iniziare il tempo della formazione.
Come ci ricorda l’articolo 37 delle Costituzioni Ofs lo Spirito Santo è il primo agente della formazione, è Colui che per primo parla a quel luogo in cui il nostro desiderio e quello di Dio si baciano. E sempre attenti a collaborare con Lui, responsabili della formazione sono:
- lo stesso candidato
- la Fraternità intera
- il Consiglio con il Ministro
- il Maestro di formazione e l’assistente.
E’ in questo spirito collegiale, di equipe, di fraternità che avverrà la formazione del candidato con il sostegno di tutto un insieme di fratelli e sorelle il cui interesse principale deve essere quello di aiutare il fratello a fare chiarezza dentro di sé per poter decidere di impegnarsi per tutta la vita; spinto dall’attrazione iniziale per quella vocazione, superando la paura per l’impegno costante e fedele che dovrà metterci, avendo sempre il coraggio di percorrere fino in fondo la strada scelta, affidandosi a Dio e agli altri fratelli che Egli gli metterà accanto.
Dovere del formatore è fare capire all’aspirante francescano che in questo cammino non sarà mai solo.
Alla fine di questo percorso è obbligatorio per gli addetti alla formazione valutare la propensione del fratello per la vita francescana, in caso contrario bisogna comunicarlo all’interessato per il suo bene e per quello di tutta la fraternità.
Riconoscere che un fratello non è chiamato alla vita francescana non significa umiliarlo o escluderlo, ma significa farlo riflettere per poter trovare la strada giusta che Dio ha scelto e desidera per lui.
Questi in sintesi i temi sapientemente trattati dai relatori di questo primo incontro di formazione, tenutosi a Catania il 17-18 febbraio 2018, che si sono distinti per l’ estrema bravura e la grande umiltà mostrate:
- la Dottoressa Rosaria Lisi: Psicologa-Psicoterapeuta della Gestalt, Biblista, Co-Caporedattrice Rivista GTK, referente per l’EAGT.
- L’insegnante Febronia Lamicela: consigliere regionale Ofs, facente parte dell’equipe di formazione, da anni a servizio della fraternità regionale.
Quindi buon discernimento a tutti noi cari fratelli, sempre con la gioia nel cuore.
ELEONORA BARI