"FRATERNITA', SORELLA MIA". LE CONCLUSIONI DEL CAMPO GI.FRA
“Fraternità: sorella mia!” è il tema scelto per il ritiro della Gioventù Francescana di Augusta che si è svolto dall’1 al 3 settembre 2017 presso l’oasi “Santa Maria Goretti”. Adolescenti e promessi, vivendo alcune attività separatamente, hanno trascorso tre giorni insieme, rafforzando rapporti già esistenti e creando nuove amicizie. In realtà, come sottolineato dal tema, era questo l’obiettivo del ritiro: relazionarsi e vivere come fratelli e sorelle, figli dello stesso padre.
Il primo giorno, dopo una breve presentazione, adolescenti e promessi sono entrati nel vivo del ritiro: i primi, con una lectio divina personalizzata per la loro età, guidata dal diacono Ottavio Castro sul passo della Genesi su Caino e Abele; i più grandi, invece, con l’aiuto di Fra Vittorio Midolo (assistente spirituale Gi.Fra.), hanno riscoperto i “pilastri” fondamentali della fraternità: ognuno di loro ha ricevuto un bigliettino che rappresentava un pilastro e hanno dovuto attaccarlo sui vestiti, come simbolo di impegno. Dopo una breve pausa, i gifrini si sono riuniti e hanno confrontato le due diverse esperienze. Queste attività hanno preparato i ragazzi all’incontro di preghiera della sera, presieduto da Fra Vittorio, e in particolare al momento simbolico: i più piccoli hanno portato un oggetto che rappresentasse il loro ruolo all’interno della fraternità; i grandi, invece, un oggetto che rappresentasse il loro pilastro. Il secondo giorno, adolescenti e giovani si sono nuovamente separati per vivere due momenti molto importanti: gli adolescenti, con l’aiuto di Nello Ruscica, hanno assaporato il gusto della fraternità attraverso gli occhi di Chiara e Francesco e rapportando il tutto ai giorni nostri; per i promessi è stato il momento della lectio divina su dei passi della Sacra Scrittura, analizzando i momenti positivi e negativi che può attraversare la fraternità, tenuta da Don Andrea Zappulla che li ha conquistati e affascinati. Nel pomeriggio, le sorelle Daniela Blasco e Jessica Patania, hanno tenuto delle dinamiche, atte a rafforzare i legami fraterni. Lo stesso spirito si è mantenuto nella serata di fraternità, durante la quale i gifrini si sono improvvisati concorrenti di famosi show televisivi come “Reazione a catena”,”Bomba”, “L’intesa vincente”, ecc .
Il terzo giorno ha rappresentato il culmine delle tematiche affrontate nei giorni precedenti attraverso un percorso organizzato dal Consiglio: i gifrini sono stati bendati e si sono affidati ai loro fratelli senza sapere dove stessero andando o cosa ogni stanza avrebbe riservato loro. Il fine del percorso era quello di riscoprire sé stessi, il proprio rapportocon Dio e con la fraternità e ogni stanza rappresentava un ipotetico ostacolo (social, impegni, luoghi comuni, egoismo, pettegolezzi).
Durante il momento di condivisione, ogni gifrino ha espresso con i propri fratelli le esperienze e le emozioni sperimentate nei tre giorni di ritiro. In particolare, gli adolescenti, che hanno coinvolto i più grandi, hanno voluto sperimentare una liturgia delle ore completa, esperienza nuova ma che porteranno sempre nel loro cuore.
Questo era in fondo ciò che ci eravamo prefissi: vivere la fraternità. Come sorelle, come fratelli, sulle orme di Chiara e Francesco, nel cammino verso il Padre.
Gi.Fra